CAFFE’ ESPRESSO

30 ottobre 2023 - In settimana Fed, BoE e BoJ

Da monitorare la reazione dei mercati anche alla decisione di Dbrs che venerdì sera ha lasciato invariato il proprio giudizio sull'Italia a 'BBB (low)' con trend stabile. L'agenzia prevede che l'impatto del Pnrr mitighi il rallentamento dell'economia e sottolinea il calo "decisamente superiore alle attese" del debito dal 2020 a oggi. Dbrs avverte che la traiettoria discendente del debito è fondamentale per preservare la fiducia degli investitori. La decisione dell'agenzia giunge dopo l'analoga conferma di S&P Global una settimana fa e permette al secondario italiano e allo stesso governo di tirare un sospiro di sollievo. Nelle prossime settimane saranno chiamate a rivedere il rating sovrano italiano anche Fitch ('BBB', stabile) ma soprattutto Moody's il cui rating è a un passo da junk.

 

La seconda conferma del rating italiano nel giro di due settimane dovrebbe sostenere i Btp il cui corso riprende da 196 punti base per il premio al rischio tra Italia e Germania e da 4,81% per il rendimento del decennale di riferimento. La settimana sarà intensa per via dei meeting di Fed (attesa una pausa nel rialzo dei tassi), Banca d'Inghilterra (data quasi per certa una pausa) e Banca del Giappone. In quest'ultimo caso gli analisti si aspettano un aumento delle attese per l'inflazione al 2% mentre non sono altrettanto certi della possibilità che l'istituto abbandoni la politica di controllo della curva. Nella serata italiana gli Usa renderanno note le esigenze di finanziamento per il quarto trimestre. Gli analisti si aspettano un aumento degli importi delle aste di titoli di Stato negli ultimi tre mesi dell'anno a causa del peggioramento del deficit.

 

Dopo che al meeting Bce della scorsa settimana la presidente Lagarde ha previsto un ulteriore calo dell'inflazione nei prossimi mesi in Europa, Berlino diffonde in mattinata la stima dei prezzi al consumo di ottobre. In base al consensus, il dato nazionale dovrebbe registrare un calo a 4,0%  su anno dal precedente 4,5%. Anche il dato armonizzato dovrebbe scendere a 3,6% annuo da 4,3%. Domani sarà invece la volta dell'analogo indicatore della zona euro che in ottobre dovrebbe mettere a segno un'ulteriore flessione annua a 3,2% rispetto al precedente 4,3%. Attesa in mattinata anche la stima 'flash' del Pil del terzo trimestre che dovrebbe attestarsi a -0,3%.

 

 

Al via la riunione di politica monetaria dell'istituto centrale nipponico. La BoJ porrà fine al contesto di tassi di interesse negativi il prossimo anno. In questa riunione i banchieri centrali nipponici dovranno affrontare le crescenti pressioni affinché l'istituto abbandoni la politica di controllo della curva dei rendimenti.

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