In una giornata priva di spunti macroeconomici qualche novità potrebbe arrivare dall’intervento di Draghi al convegno organizzato dalla BCE.
Dagli Usa arriva un passo avanti sulla riforma fiscale che ieri è arrivata alla Camera dei rappresentanti. Sempre dagli Usa la notizia che gli inquirenti stanno investigando sulle possibili influenze russe nelle presidenziali Usa del 2016 e hanno richiesto la messa agli atti di alcuni documenti relativi alla campagna elettorale di Trump.
Dopo diverse sedute toniche, il secondario italiano ha cominciato a risentire della massiccia offerta che si è vista questa settimana sul primario. Riflesso rallentato, secondo gli operatori, dall'effetto dell'upgrade di S&P, dalla politica accomodante della Bce e da buone cifre macroeconomiche. Lo spread, che in seduta si è spinto fino ai massimi dal 31 ottobre di 148 punti base, ha chiuso a 146 punti base. Il rendimento del decennale di riferimento, giunto in giornata fino a 1,856%, ha chiuso a 1,837%.
Il governatore di Banca d'Austria e consigliere Bce ha anche detto che i corporate bond potrebbero costituire una più ampia porzione del programma di acquisto asset a partire da gennaio, quando ne verrà dimezzato l'importo a 30 miliardi di euro al mese.
Il rendimento del due anni Usa ha toccato il massimo dei 9 anni a 1,716%. Il decennale rende 2,356%. La curva dei rendimenti ha registrato un marcato appiattimento, con un differenziale intorno ai minimi da dieci anni.
DATI MACROECONOMICI
USA
Licenze edilizie ottobre
Apertura nuovi cantieri residenziali ottobre
TITOLI DI STATO
ITALIA
Btp scadenza 1/2/2033 cedola 5,75% in operazione di concambio. Ritira Btp 1/8/2018 4,50%, Btp 1/12/2018 3,50%, Btp 1/2/2019 4,25%, Btp 1/5/2019 2,50% e Btpei 15/9/2019 cedola reale 2,35%.
Zona euro, intervento Draghi (Bce) a convegno bancario europeo a Francoforte.