Continua ad aleggiare sui mercati un clima di propensione al rischio favorito dalla vittoria di Macron alle elezioni francesi e da un atteggiamento più espansivo del previsto da parte della Bce.
Ad approfittare della situazione soprattutto il comparto periferico europeo con in testa i Btp che hanno visto il rendimento scendere nell'ultimo periodo post riunione Bce di inizio mese dal 2,26% all'1,96% e lo spread passare da 204 bps a 166.
Oggi il clima continua ad essere positivo con le borse in rialzo seppur contenuto.
Il dollaro resta tonico dopo i commenti di ieri di un esponente Fed che vede, in un contesto di piena occupazione, l'inflazione tornare gradualmente verso il 2% nel medio termine. Attualmente le previsioni di un rialzo dei fed fund di un altro quarto di punto per fine anno, vedono una probabilità intorno al 47% dal 42% di inizio settimana. Tali previsioni si calcolano prendendo come base i tassi future fed fund.
In sostanza il tema è: riusciranno i dati macro a convincere gli operatori che l'economia Usa sta ripartendo dopo la frenata di inizio anno, ripartenza su cui non ha dubbi la Fed così come emerso dalle dichiarazioni di Yellen la scorsa settimana post riunione Fomc.
DATI MACROECONOMICI
ZONA EURO
Partite correnti aprile
USA
Partite correnti trim1
ASTE DI TITOLI DI STATO
EUROPA
Spagna, 3 e a 9 mesi.