CAFFE’ ESPRESSO

1 marzo 2016 - La zona euro torna inaspettatamente in deflazione nel mese di febbraio ...

La zona euro torna inaspettatamente in deflazione nel mese di febbraio, un dato che intensifica le pressioni sulla Bce per nuovi interventi espansivi nel meeting di politica monetaria della prossima settimana. Il dato preliminare sull'indice dei prezzi al consumo, fornito stamane da Eurostat, fa segnare una contrazione dello 0,2% tendenziale, dopo il +0,3% di gennaio. Le attese erano per un indice invariato.Si tratta del prima dato col segno meno dallo scorso settembre. Preoccupante anche l'inflazione 'core' che esclude l'andamento dei prezzi di cibo ed energia e che risulta in arretramento, più delle attese: +0,8% in febbraio da +1,0% del mese precedente, su stime per un +0,9%. I minimi assoluti per l’inflazione “core” sono del gennaio 2015 a 0,5%. La discesa dei prezzi al consumo è riconducibile soprattutto dall'andamento del settore energetico, i cui prezzi hanno fatto registrare un -8% nel mese di riferimento. Con questi dato è probabile che l’inflazione tendenziale resti in negativo nei prossimi mesi (fino ad agosto compreso) per poi risalire faticosamente verso lo 0,5% per fine anno: il 2016 potrebbe chiudersi con un dato complessivo intorno allo 0%. Interessante notare come l’inflazione attesa a lungo termine, quella che più interessa alla Bce è ai minimi storici: per es. l’inflazione attesa a cinque anni tra cinque anni è 1,39% quando solo ad inizio anno era 1,7%. La reazione è stata immediata con il Bund 10 che scende allo 0,10% dallo 0,15% solo 5 cent. sopra ai minimi assoluti di aprile a 0,05%. Flessione su tutta la curva Irs di un paio di centesimi con il decennale allo 0,5% che come il Bund è solo 5 cent. sopra i minimi storici.
Nonostante la giornata negativa delle borse i Btp vedono rendimenti in flessione di 2-3 centesimi. I tassi Future Euribor 3 mesi vedono il parametro trimestrale negativo fino a settembre 2019.

Pmi manifatturiero relativo all'intera zona euro, la stima flash diffusa una decina di giorni fa (di cui è prevista oggi una conferma nella lettura finale) si attestava a quota 51, un punto al di sotto delle attese, dopo il 52,3 di gennaio. Disoccupazione, in Italia e nella zona euro.

Secondo un membro Fed sono in aumento i rischi al ribasso sull'outlook economico negli Stati Uniti.
Pechino si appresta a varare il prossimo piano economico quinquennale, il tredicesimo, atteso all'inizio della sessione annuale del parlamento il prossimo 5 marzo e che dovrà affrontare tra le altre questioni proprio l'emergenza occupazionale.

Prevale un lieve rialzo stamane nelle quotazioni petrolifere.

DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Pmi manifatturiero febbraio
Stima occupati e disoccupati gennaio
ZONA EURO
Pmi manifatturiero finale febbraio
Tasso disoccupazione gennaio

USA
Pmi manifatturiero finale febbraio
Ism manifatturiero febbraio
AUSTRALIA
Sydney, riunione banca centrale su tassi interesse

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